Inizio e interruzione di Venetoclax più Ibrutinib guidati dalla malattia minima residua per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio HOVON141 / VISION
Sono necessarie opzioni di trattamento mirato a tempo limitato per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria.
È stata esaminata l'efficacia del trattamento a tempo limitato con Ibrutinib ( Imbruvica ) più Venetoclax ( Venclyxto ) guidato dalla malattia minima residua ( MRD ) in questo gruppo di pazienti.
HOVON141/VISION era uno studio di fase 2 randomizzato, in aperto, condotto in 47 ospedali in Belgio, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia.
I partecipanti idonei erano di età pari o superiore a 18 anni con leucemia linfatica cronica precedentemente trattata con o senza aberrazioni TP53; non erano stati esposti a inibitori della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ) o inibitori BCL2; avevano un tasso di clearance della creatinina di 30 ml/min o più; e avevano richiesto un trattamento secondo i criteri iwCLL ( International Workshop on Chronic Lymphocytic Leukemia ) 2018.
I partecipanti con malattia MRD non-rilevabile ( inferiore a 10-4; meno di una cellula di leucemia linfatica cronica ogni 10.000 leucociti ) nel sangue periferico e nel midollo osseo dopo 15 cicli di 28 giorni di Ibrutinib orale ( 420 mg una volta al giorno ) più Venetoclax orale ( aumento settimanale di 20 mg, 50 mg, 100 mg, 200 mg, fino a 400 mg una volta al giorno ) sono stati assegnati in modo casuale al mantenimento con Ibrutinib o all'interruzione del trattamento.
I pazienti che erano MRD-positivi hanno continuato a ricevere Ibrutinib in monoterapia.
I pazienti che sono diventati MRD ( superiore a 10-2 ) durante l'osservazione hanno ripreso il trattamento con Ibrutinib più Venetoclax.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) 12 mesi dopo l'assegnazione casuale nel gruppo di interruzione del trattamento.
La sopravvivenza libera da progressione è stata analizzata nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
Tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio sono stati inclusi nella valutazione di sicurezza.
Tra il 2017 e il 2019 sono stati arruolati 230 pazienti, 225 dei quali idonei. 188 su 225 ( 84% ) hanno completato il trattamento con Ibrutinib più Venetoclax, e sono stati testati per malattia MRD al ciclo 15.
Dopo il ciclo 15, 78 pazienti ( 35% ) presentavano malattia MRD non-rilevabile e 72 ( 32% ) sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo di trattamento ( 24 al mantenimento con Ibrutinib e 48 alla sospensione del trattamento ).
I restanti 153 pazienti non sono stati assegnati in modo casuale e hanno continuato la monoterapia con Ibrutinib.
Il follow-up mediano di 208 pazienti ancora vivi e non persi al follow-up al cutoff dei dati nel 2021 era di 34.4 mesi.
La sopravvivenza libera da progressione dopo 12 mesi nel gruppo di interruzione del trattamento è stata del 98%.
Infezioni ( in 130 su 225 pazienti, 58% ), neutropenia ( in 91 pazienti, 40% ) ed eventi avversi gastrointestinali ( in 53 pazienti, 24% ) sono stati i più frequentemente riportati; non sono stati rilevati nuovi segnali di sicurezza.
Eventi avversi gravi sono stati segnalati in 46 dei 116 pazienti ( 40% ) che non sono stati assegnati in modo casuale e che hanno continuato il mantenimento con Ibrutinib dopo il ciclo 15, 8 dei 24 pazienti ( 33% ) nel gruppo di mantenimento con Ibrutinib e 4 dei 48 pazienti ( 8% ) nel gruppo di interruzione del trattamento.
Un paziente che non è stato assegnato in modo casuale ha avuto un evento avverso fatale ( sanguinamento ) ritenuto possibilmente correlato a Ibrutinib.
Questi dati indicano un profilo rischio-beneficio favorevole del trattamento a tempo limitato guidato da malattia minima residua con Ibrutinib più Venetoclax per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria, suggerendo che la cessazione e il nuovo inizio guidati da malattia MRD sono fattibili in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2022 )
Kater AP et al, Lancet Oncology 2022; 23: 818-828
Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Mieloma multiplo di nuova diagnosi: l'aggiunta di Isatuximab al regime KRd ha migliorato la negatività per malattia minima residua
I risultati dello studio di fase 3 IsKia ha mostrato che nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei...
Negatività sostenuta per malattia minima residua nel mieloma multiplo di nuova diagnosi e impatto di Daratumumab negli studi MAIA e ALCYONE
Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) non-idonei al trapianto, Daratumumab ( Darzalex ) ha ridotto...
Valore prognostico della negatività per malattia minima residua nel mieloma: analisi combinata degli studi POLLUX, CASTOR, ALCYONE e MAIA
È stata esaminata la malattia minima residua ( MRD ) nel mieloma multiplo recidivante / refrattario ( RRMM ) e...
Intensificazione del trattamento guidata da malattia residua minima con aggiunta sequenziale di Ibrutinib a Venetoclax nella leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
La malattia residua misurabile non-rilevabile ( umMRD ) è raggiungibile nei pazienti con leucemia linfatica cronica ( CLL ) con...
Implicazioni cliniche del rilevamento della malattia minima residua nei neonati con leucemia linfoblastica acuta con riarrangiamento KMT2A trattata con il protocollo Interfant-06
La leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) infantile è caratterizzata da un'elevata incidenza di riarrangiamenti del gene KMT2A e da...
Maggiore persistenza della malattia minima residua, più bassi tassi di remissione e di sopravvivenza nella leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-like
Dai dati dello studio di fase 2 GIMEMA LAL1913 è emerso che i pazienti con leucemia linfoblastica acuta ( ALL...
Dinamica della malattia residua minima dopo il trattamento con Venetoclax - Obinutuzumab: follow-up dello studio CLL14
Lo studio CLL14 ha stabilito il trattamento a durata fissa di un anno di Venetoclax ( Venclyxto ) e Obinutuzumab...
Zanubrutinib, Obinutuzumab e Venetoclax con interruzione guidata dalla malattia residua minima nei pazienti non-trattati in precedenza con leucemia linfatica cronica o linfoma a piccoli linfociti
Si è ipotizzato che la combinazione di Zanubrutinib ( Brukinsa ) con Obinutuzumab ( Gazyvaro ) e Venetoclax ( Venclyxto...